Pubblicate le prime Linee Guida italiane per la diagnosi e il trattamento, cui ha contribuito l’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche

Sono state pubblicate sulla Rivista di Psichiatria le Linee Guida italiane per la diagnosi e il trattamento dei Disturbi dello Spettro Alcolico Fetale (FASD), alla cui stesura ha contribuito l’Istituto di biochimica e biologia cellulare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibbc).

Anomalie facciali, disturbi della crescita, ritardo cognitivo e disabilità congenite invalidanti caratterizzano la Sindrome Feto-Alcolica: viene riportato che ogni anno in Italia ne nascono affetti 18.000 bambini. Secondo ricerche recenti su donne in gravidanza seguite presso il Policlinico Umberto I di Roma nelle urine di circa un terzo delle gestanti (30%) era presente un metabolita dell’alcol (Etilglucuronide), e questo nonostante venga raccomandato dai maggiori Enti e Istituzioni della Salute a livello mondiale di non assumere mai bevande contenenti alcol durante la gravidanza e l’allattamento.

Alla produzione delle Linee Guida ha lavorato un Gruppo interdisciplinare di cui il Cnr-Ibbc è co-coordinatore, formato anche da esperti dei Dipartimenti Materno Infantile e Scienze Urologiche e Medicina Sperimentale dell’Università la Sapienza di Roma e dell’Istituto Superiore di Sanità, con il contributo della ASL di Rieti e del Centro Alcologico della Regione Lazio della ASL Roma 1, il patrocinio di numerose Società Scientifiche e Associazioni/Sindacati Medici (Iss, Istat, Aidefad, Sitac, Sifasd, Cipe, Fimmg-Lazio, Sipps, Simpesv).

La pubblicazione si propone di aumentare l’informazione e la conoscenza sulla sindrome, fornendo strumenti per la diagnosi e consentendo di avviare i bambini affetti a un percorso di trattamento precoce. Viene segnalata una sottostima e sottovalutazione delle conseguenze della sindrome per una carenza nella conoscenza della stessa da parte degli operatori, dovuta a mancanza di informazioni, scarsa percezione del pericolo che l’alcol può rappresentare per il feto, minima presenza sul territorio di Centri in grado di eseguire diagnosi.

Le Linee Guida contengono lavori che “trattano tutti gli aspetti della FASD come la prevenzione, gli effetti sulla cognizione, l’epidemiologia, i criteri diagnostici, gli aspetti clinici, gli effetti generali sull’organismo, i trattamenti disponibili e i metodi di rilevamento dell’abuso di alcol in gravidanza”.