Fattori individuali
Diversi studi hanno dimostrato una relazione tra la dieta materna e i livelli di PCDD/Fs e PCBs nel latte umano. Ad esempio, una dieta ricca in pesce e frutti di mare è associata a più alti livelli di contaminanti. Inoltre, i livelli di contaminanti sono significativamente più bassi nelle madri giovani rispetto a quelli nelle madri più anziane in quanto gli anni di esposizione aumentano ovviamente con l’età (figura 1, sinistra). Infine, differenze significative si hanno anche tra le madri primipare e quelle multipare. Secondo vari studi, il primo bambino è esposto a livelli più alti di PCBs e PCDD/Fs trasmessi con il latte materno rispetto al secondo o terzo fi glio (figura 1, destra).
Anche il tipo di alimentazione della madre durante l’infanzia e il fumo possono influenzare i livelli di contaminazione del suo latte. Secondo alcuni studi giapponesi una madre allattata al seno sembra avere livelli di contaminanti piu alti rispetto a quelli di una madre alimentata con latte artifi ciale (figura 2).
Per il fumo le opinioni sono più controverse. Secondo alcuni studi i livelli di PCBs e PCDD/Fs nelle madri fumatrici sono più bassi rispetto a quelli delle non fumatrici (figura 3). Questo fenomeno è stato messo in relazione a un’aumentata velocità di eliminazione (30% per 2.3.7.8-TCDD e 100% per 1,2,3,4,7,8-HxCDD), in quanto il fumo induce la trascrizione del citocromo P450 (CYP) 1A2 e di altri enzimi responsabili dell’eliminazione di PCDD/Fs e PCBs dal corpo, probabilmente attraverso l’attivazione del recettore arilico da parte degli idrocarburi policiclici aromatici (PAHs) contenuti nel fumo di tabacco.
In sintesi, tra i vari fattori individuali che influenzano le concentrazioni dei contaminanti nel latte materno, i principali sembrano essere l’età della madre, il paese di residenza, il tipo di lavoro, il numero di parti, abitudini di vita come la dieta e il fumo.