È stata aggiornata la linea guida per l’attacco acuto di asma in età pediatrica della Società italiana di pediatria (SIP), rivolta ai pediatri, ai medici di medicina generale del territorio o ospedalieri, agli specialisti in medicina di urgenza e agli infermieri. «Questa linea guida (LG) fornisce raccomandazioni sul trattamento domiciliare e ospedaliero dell’attacco acuto di asma in bambini di età superiore a 2 anni. Non sono inclusi bambini < 2 anni di età, con immunodeficienza congenita o acquisita, con cardiopatie emodinamicamente significative, con preesistente malattia polmonare cronica» spiega Luciana Indinnimeo, del Dipartimento Integrato di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile, Università degli Studi di Roma La Sapienza, coordinatrice del lavoro. «Queste raccomandazioni sono basate il più possibile sulle evidenze scientifiche per identificare e valutare i corretti percorsi diagnostici e terapeutici, per evitare la sovrapposizione di interventi e per ottimizzare i risultati. In questa revisione sono inclusi aggiornamenti sul monitoraggio dell’asma e sul trattamento farmacologico, basati su nuove evidenze, in relazione a specifici quesiti. Non sono oggetto di questo documento le raccomandazioni sul trattamento dell’attacco acuto d’asma in bambini ricoverati e le indicazioni per il supporto ventilatorio avanzato in Unità di Terapia Intensiva, per il quale si rimanda alle linee guida nazionali e internazionali esistenti.». Indinnimeo sottolinea il sistema utilizzato per realizzare questo aggiornamento, un sistema metodologico diverso rispetto alla precedente linea guida: «Nella valutazione del livello delle prove di efficacia e nella definizione della forza delle raccomandazioni si è applicato il sistema GRADE che si caratterizza per un percorso esplicito a più fasi che devono essere rigorosamente seguite rispettando la sequenzialità proposta. È stata considerata tutta la letteratura da gennaio 2009 gennaio a maggio 2016 in risposta a quesiti specifici sul trattamento domiciliare e ospedaliero e i lavori sono stati esaminati con la metodologia GRADE: è un sistema metodologico estremamente complesso ma, una volta messo in opera, il livello delle prove di efficacia e la forza delle raccomandazioni è alto». Sono disponibili anche le griglie che contengono l’analisi dei lavori considerati con il sistema GRADE. Conclude Indinnimeo: «L’utilizzazione di percorsi diagnostico-terapeutici omogenei semplifica la gestione degli eventi critici e rappresenta un reale vantaggio per il paziente; inoltre costituisce uno strumento utile per il personale sanitario, che può così disporre di elementi oggettivi per verificare il proprio modus operandi».