Al Congresso di Pediatria organizzato dall’Associazione Culturale Pediatri centro antiveleni di Verona ha fatto il punto sulla situazione e i rischi

Preoccupazioni non più solo dalle sostanze, ma droghe e device elettronici si intersecano e a tratti sono la stessa cosa. E le droghe costano poco, per una mini dose basta la paghetta di un bambino. A parlarne richiamando l’attenzione sull’attenzione, nell’ambito del 36° Congresso Nazionale dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP), è Giorgio Ricci, direttore del Centro Antiveleni Aoui Verona.

Uno smercio di droghe che è cambiato, che utilizza quasi solo il web (come il ‘passaparola’ della musica rap o dei rave), con un’assunzione delle sostanze per il rito più che per il loro effetto, si fa gruppo e si organizza la ritualità. “La differenza tra le vecchie e le nuove droghe sta proprio qui: prima era la ribellione a muoverci, la volontà di escludersi da una società in cui non ci si riconosceva e che non si approvava. Ora la droga serve per inserirsi, per superare l’inibizione e favorire la socializzazione, la stessa che l’uso indiscriminato dei social network e dei telefoni in età sempre più precoce, ha inibito, o rallentato. Con un’altra seria differenza: le droghe di oggi danno un effetto molto più spiccato e pericoloso. O letale”, ha spiegato Giorgio Ricci.

“Gli stessi giochini per bambini e adolescenti sugli store dei social – o simili – sono attività che causano assuefazione e dipendenza, sono essi stessi droga”, ha detto ancora Giorgio Ricci. “La spesa dei ragazzini più piccoli va oggi lì: in acquisti di app di giochi, offerti inizialmente gratis e poi a pagamento per salire di livello. Il processo di assuefazione si fa sempre più complesso e articolato, e non coinvolge più solo le sostanze, portando però potenzialmente agli stessi danni psichici e fisici collegabili alle sostanze”.

Sulle sostanze stupefacenti, la diffusione e il cambiamento del mercato, il direttore del Centro Antiveleni Aoui Verona ha illustrato: “Per aggirare la definizione di sostanza stupefacente, per risultare inattaccabili legalmente, sono circa 960 le nuove sostanze introdotte ogni anno, secondo i dati dell’Osservatorio sulle nuove droghe. Questo sia per risultare impunibili, dato che ogni nuova sostanza deve appunto essere analizzata, prima di poter essere classificata come droga, ma anche per sfruttare le mode e l’esoticità. Il picco c’è stato nel 2014/15, anno orribile, ma c’è un costante aumento di nuove molecole che appunto non essendo tabellate come illegali e avendo una formula nuova, rende non perseguibili i produttori, quindi fino a prova contraria sono sostanze pienamente legali”. E su età e modalità viene anche indicato: “Dodici anni è l’età media in cui si verifica il primo contatto con le sostanze d’abuso. Dove? Tramite passaparola o davanti alle scuole”.

Droghe che possono causare, e hanno già causato, la morte, e che possono essere reperite a costi molto bassi: “Il fentanyl è arrivato in Italia ed è pericolosissimo: nel 2023, 75mila persone sono morte negli USA per overdose da questa sostanza”, ha raccontato Giorgio Ricci. “Negli Stati Uniti si parla del problema come della peggiore emergenza sanitaria dal dopoguerra. In Europa gli ultimi dati disponibili – 2021 – parlano di 137 morti per overdose, tantissimo!, soprattutto nei paesi Baltici e in Germania per ora, ma anche in Italia circola, e numerosi sono stati i sequestri e i casi di morte, l’ultimo in Veneto, dove un ragazzo di 27 anni è morto un paio di mesi fa. Del resto il fentanyl costa poco e la gente è invogliata a provare. Oggi anche una mini-dose di eroina costa niente, 5 euro, la paghetta di un bambino”.

Infine, viene ricordato anche il kit del suicidio, in merito al quale ha detto, concludendo, Giorgio Ricci: “Vengono venduti su internet, sono sostanze a base di nitriti che causano arresto cardiaco, e dal Canada si stanno diffondendo, sono venduti liberamente su internet. Già 5 i casi mortali in Italia, e uno, a Verona, lo abbiamo preso per i capelli”.