La SIAIP lancia un appello alle istituzioni perché agiscano a tutela della salute della prossime generazioni

Cambiamento climatico ed epidemia di malattie respiratorie: gli allergologi pediatri italiani, con il primo manifesto della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP) per contrastare le allergie collegate a tale cambiamento del clima, chiedono di agire: “La scienza ci fornisce prove inequivocabili: è tempo di agire per proteggere la salute delle future generazioni”, esorta Miraglia del Giudice, presidente della SIAIP. “Le istituzioni accolgano il nostro appello”.

La SIAIP parla di emergenza sanitaria per l’aumento delle temperature globali, l’alterazione dei modelli meteorologici e l’intensificazione di eventi climatici estremi. “Il riscaldamento globale causa un anticipo della stagione pollinica in molte regioni del mondo che permette l’aumento della concentrazione di biossido di carbonio, sostanza in grado di stimolare una maggiore produzione di polline da parte, ad esempio, di betulle e ambrosia, responsabili di moltissime reazioni allergiche”, dice ancora Miraglia del Giudice.

Si unisce il Past president della SIAIP Gianluigi Marseglia: “L’aumento dell’ozono troposferico può aggravare rinite allergica, asma, dermatite atopica. Uno studio svedese sottolinea come l’esposizione a pollini nei primi mesi di vita o addirittura nella vita intrauterina sia associato a una maggiore probabilità di sensibilizzazione allergica e insorgenza di malattie respiratorie”.

C’è poi il ruolo giocato dall’inquinamento atmosferico, in particolare PM2,5 e PM10, sulla salute respiratoria dei bambini, come spiega Miraglia del Giudice: “Questi inquinanti penetrano profondamente nei tessuti respiratori, provocano una infiammazione cronica che influenza negativamente il sistema immunitario e aumenta così la suscettibilità alle allergie”, e ancora: “Dati scientifici dimostrano che l’innalzamento delle temperature globali, l’incremento delle concentrazioni di CO2 e l’aumento dell’inquinamento atmosferico stanno intensificando le malattie allergiche, specialmente tra i bambini”.

Dunque crisi ambientale ma anche emergenza sanitaria globale. La SIAIP indica la necessità di un approccio globale per contrastare l’impatto crescente delle allergie legate al cambiamento climatico, e l’importanza di “programmi di ricerca congiunti a livello europeo e internazionale per monitorare e studiare gli effetti dei cambiamenti climatici sulle allergie. Collaborazioni scientifiche transnazionali e la condivisione di dati tra istituti di ricerca possono migliorare la comprensione di questi fenomeni e supportare lo sviluppo di nuove strategie di prevenzione e cura”.

Il manifesto degli allergologi pediatri

La SIAIP rivolge dunque un appello alle istituzioni: “Bisogna agire subito, i costi in termini di malattie e spese sanitarie dei paesi saranno presto insostenibili”. Qui di seguito le regole stilate dagli specialisti, nel manifesto SIAIP per contrastare le allergie legate al cambiamento climatico.

1. Piani di Controllo dell’Inquinamento: riduzione delle emissioni urbane per migliorare la qualità dell’aria; riduzione delle emissioni di gas serra.
2. Rafforzamento delle strategie di sanità pubblica attraverso misure come il miglioramento della ventilazione e il controllo dell’umidità.
3. Eliminazione fonti inquinanti indoor, come il fumo di sigaretta e di sigarette elettroniche.
4. Progettazione Urbana Sostenibile: aumento delle aree verdi per ridurre la dispersione degli allergeni, interventi mirati per migliorare la qualità dell’aria, ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità degli edifici per prevenire la Sick Building Syndrome (SBS), attraverso una migliore ventilazione, l’uso di materiali non inquinanti e la riduzione dell’umidità indoor.
5. Monitoraggio Pollinico: creazione di sistemi di allerta precoce per informare in maniera corretta e puntuale la popolazione.
6 . Educazione e Sensibilizzazione: informare la popolazione sui rischi e sulle strategie preventive. Diffusione di informazioni tempestive sui livelli di allergeni nell’aria.
7. Ricerca e Innovazione: sviluppo di nuove terapie e strategie per migliorare la gestione delle allergie ambientali.
8. Collaborazione Internazionale: sviluppo di programmi di ricerca congiunti a livello europeo e globale per studiare gli effetti del cambiamento climatico sulle allergie.

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