Pubblicato il primo rapporto RespiVirNet del 2025 sulla sorveglianza integrata dei virus respiratori con i dati da fine dicembre a inizio gennaio
Dopo una lieve discesa collegata alla chiusura delle scuole, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) con la pubblicazione del rapporto RespiVirNet, segnala un aumento complessivo del numero di casi di sindrome simil-influenzale nella prima settimana del 2025 (30 dicembre 2024-5 gennaio 2025).
La sorveglianza epidemiologica RespiVirNet è coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) in collaborazione con il Ministero della Salute. Viene realizzata con il contributo dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, dei referenti presso le Asl e le Regioni e dei laboratori di riferimento regionale per i virus respiratori.
Il documento RespiVirNet riporta un’incidenza di 11,3 casi per mille assistiti, mentre la settimana precedente era 9,9; considerando invece la stessa settimana dello scorso anno l’incidenza era già in discesa. Guardando alla popolazione pediatrica, l’incidenza è invece stabile (è in aumento nei giovani adulti e negli anziani). La fascia di età più colpita è quella sotto i 5 anni, con un’incidenza di 21,4 casi per mille assistiti (21,7 nella settimana precedente). Più precisamente, tra 0 e 4 anni l’incidenza è di 21,39 casi per mille assistiti e tra 5 e 14 anni 10,01.
Il rapporto sottolinea come nonostante l’aumento della circolazione dei virus influenzali, il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto anche da altri virus respiratori. Dal punto di vista dei dati regionali complessivi (Basilicata e la Calabria non hanno attivato la sorveglianza), sono maggiormente interessate Provincia Autonoma di Bolzano, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia, con un’incidenza sopra 12 casi per mille assistiti; invece il livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali non è sopra la soglia basale (5,65 casi per mille assistiti) in Valle D’Aosta e in Friuli-Venezia Giulia. Viene comunque riportato che l’incidenza osservata in alcune regioni è molto influenzata dal numero ridotto di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati.
Inoltre, viene riportato che in questa settimana di osservazione la percentuale dei campioni positivi all’influenza sul totale di quelli analizzati è del 21,9%, in aumento rispetto alla settimana precedente, quando era del 17,6%.