Un’indagine realizzata dalla SIGENP nell’arco di cinque anni ha dato un quadro rassicurante dell’endoscopia pediatrica in Italia

Appropriatezza e qualità per l’endoscopia pediatrica in Italia. Sono stati promossi i 44 centri valutati da un’indagine realizzata dalla Società Italia di Gastroenterologia Pediatrica (SIGENP): adesione alle linee guida internazionali adeguata, performance operatoria alta, pazienti soddisfatti.

Le informazioni provengono da una survey della SIGENP, pubblicata da Gastrointestinal Endoscopy e in via di pubblicazione su Endoscopy International Open. La SIGENP riporta che nei centri italiani il livello della sicurezza e della affidabilità delle endoscopie superiori (esofago, stomaco, duodeno) e inferiori (retto e colon) è decisamente alto. L’indagine è stata svolta nell’arco di cinque anni (tre per la raccolta dei dati, cinque considerando la preparazione e l’elaborazione), coinvolgendo 44 centri nazionale dove è attivo il servizio di endoscopia nei bambini eseguito secondo gli standard previsti dalle linee guida (che sono del 2017, frutto della collaborazione delle società di gastroenterologia pediatrica europea e americana ESPGHAN e NASPGHAN).

“L’endoscopia in un bambino non significa solo applicare la metodica su un piccolo adulto ma necessita di accortezze particolari legate alle indicazioni, la sedazione e il contesto familiare del paziente” ha spiegato Lorenzo Norsa, gastroenterologo pediatra presso l’Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi Università degli studi di Milano, che insieme con Salvatore Oliva, Associato presso il Dipartimento Materno Infantile e Scienze Urologiche dell’università La Sapienza di Roma e Responsabile del servizio di Endoscopia Digestiva Pediatrica, ha ideato e condotto l’indagine.

I principali dati emersi

Grazie a una app, fornita ai medici endoscopisti, sono stati segnati in tempo reale i dati su 3.852 endoscopie (range di età da neonati ad adolescenti), scaricati e poi elaborati centralmente, suddivisi in pre, durante e post procedura per una valutazione analitica, registrando anche il grado di soddisfazione dei pazienti. Le informazioni raccolte hanno indicato medici con formazione adeguata ovunque, tempi d’attesa sostanzialmente tempestivi e solo nell’8% dei casi meno gravi oltre il limite.

“Questo lavoro multicentrico della SIGENP ha certificato senza dubbio un alto grado di qualità nell’esecuzione delle gastroscopie pediatriche in Italia” ha aggiunto Lorenzo Norsa. Andando più nel dettaglio, fra gli elementi emersi la SIGENP segnala che nel 95% dei casi le procedure sono state eseguite da endoscopisti pediatri (negli altri era comunque presente un pediatra), nel 92% dei casi l’attesa è stata nei limiti consentiti (inferiore a 45 giorni), mentre è stata eccessiva (oltre 60 giorni) nell’8%; inoltre, gli eventi avversi sono stati inferiori all’1% (in linea con i valori registrati internazionalmente) e la soddisfazione dei pazienti è stata dell’89% (ma questa rilevazione è stata fatta solo sul 56% dei casi). Viene anche segnalato che il motivo più frequente dell’endoscopia era la diagnosi di celiachia, in un caso su cinque.

“La colonscopia spesso viene percepita come una metodica molto invasiva perché associata alla necessità di un’adeguata preparazione intestinale. Tuttavia, le nuove preparazioni a basso volume consentono di ridurre lo stress per i nostri piccoli pazienti, come pure la sedazione che rende l’esame il meno invasivo possibile”, ha spiegato Salvatore Oliva. “Inoltre, il livello tecnico degli endoscopisti pediatri nel nostro lavoro risulta essere molto alto rispetto alla media europea, riducendo al massimo la durata dell’esame e quindi anche il tempo di permanenza in ospedale dei nostri piccoli bambini”.

“Questa survey realizzata dall’area endoscopica della SIGENP ha più di un motivo di interesse. Intanto permette ai pazienti o meglio alle loro famiglie, di capire meglio cosa si possono aspettare e stabilire un rapporto di maggior fiducia nei confronti delle strutture sanitarie. Inoltre, dal punto di vista scientifico, è qualcosa di molto innovativo: abbiamo sviluppato il primo sistema per la raccolta dati sulla qualità endoscopica mediante applicazione compatibile con qualsiasi telefono cellulare”, afferma il presidente della SIGENP Claudio Romano, e conclude: “È un metodo che certamente potrà essere utilizzato anche per un più ampio progetto europeo. E forse replicabile anche in altri ambiti”.

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