L’anno che verrà

L’ ISTAT ha di recente sottolineato come nell’anno appena trascorso oltre il 25% dei minori tra 3 e 17 anni sia in eccesso di peso con una maggiore percentuale nei bambini tra 3 e 10 anni, dove si raggiunge circa il 33%. Al crescere dell’età, sovrappeso e obesità diminuiscono, con un valore minimo tra 14 e 17 anni, ma con percentuali (17,4%) che rimangono comunque preoccupanti per la salute degli attuali adolescenti e dei futuri adulti.

Persiste una importante diseguaglianza tra le varie aree del Paese con livelli più elevati nelle regioni del Sud (eccesso di peso >30%), mentre valori più bassi (<20%) si registrano nelle Province autonome di Trento e Bolzano, in Friuli Venezia Giulia e in Lombardia. Si rileva un’associazione significativa con l’eccesso di peso nei genitori. Tale associazione è presente anche per quanto riguarda l’inattività motoria.

I comportamenti dei genitori possono, infatti, avere una rilevante influenza su quelli dei figli. Inoltre, i membri della famiglia condividono lo stesso status socio-economico a cui sono associati stili di vita e alimentari.

Passando all’aspetto opposto dei disturbi nutrizionali, l’anoressia nervosa è ormai una vera emergenza sociale, come ricorda una recente trasmissione televisiva, e l’esordio è in costante aumento non solo in adolescenza ma anche in età prepuberale (v. ECM, pag. 27). Almeno due aspetti accomunano obesità e anoressia nervosa: la possibilità di prevenzione e l’efficacia del trattamento tanto più questo è precoce. Quindi la necessità di un’intercettazione tempestiva nell’ambito delle cure primarie.

Il pediatra di famiglia rappresenta, infatti, non solo il professionista in grado di individuare fin dall’esordio queste patologie, ma è anche il medico in grado di fornire a famiglie, bambini e adolescenti le più adeguate informazioni sulla corretta alimentazione, oltre a proporre consigli sui vantaggi di stili di vita salutari (ad es. riduzione delle ore trascorse sui media elettronici a favore di un’attività motoria ben condotta).

In questo nuovo anno, l’eccellente programma ECM sviluppato e coordinato come sempre da Angelo Ravelli è stato, quindi, focalizzato proprio sull’alimentazione e sue problematiche (v. intervista a pag. 24). Nell’ottica di rafforzare la tutela della salute in ambito territoriale, il Pediatra ha poi stretto un accordo di Media Partner con la Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche (SICuPP) per approfondire su basi scientificamente aggiornate i percorsi non solo di cura, ma anche di prevenzione e di educazione alla salute che caratterizzano positivamente la Pediatria di famiglia italiana nel panorama internazionale.

Questo rinnovato indirizzo più centrato sulla pratica clinica nelle cure primarie pediatriche ha, pertanto, richiesto una certa ristrutturazione della rivista, a partire dagli aspetti grafici con una nuova copertina che vuole sintetizzare aspetti culturali e target professionale. Rinnovati saranno anche i contenuti con l’introduzione di dossier in tema di diagnosi e trattamento di grandi tematiche (v. rinite allergica e asma pag. 12), interviste con autorevoli professionisti su aspetti di politica professionale e di assistenza (v. pag 8).

Nuove rubriche, come quella di semeiotica (v. pag. 6), potranno infine fornire approcci attualizzati sul campo per la nostra professione. L’obiettivo è quello di contribuire a rendere più omogeneo lo stato di salute di infanzia e adolescenza, mediante un processo formativo e informativo teso a incrementare costantemente la qualità delle cure pediatriche. Inviando ai lettori un sentito augurio di un sereno e proficuo 2025 da parte di tutta la Redazione, ci auguriamo come sempre un feedback che possa contribuire al miglioramento di questa Rivista.

Silvano Bertelloni                   Gabriele Lanzarotti

Coordinatore scientifico           Direttore responsabile

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