SMA: nuovi studi su efficacia di risdiplam nei neonati

Dopo due anni di somministrazione del farmaco i pazienti coinvolti hanno raggiunto lo sviluppo motorio e cognitivo tipico della loro età.

Circa un bambino ogni 10 mila nati sviluppa atrofia muscolare spinale, patologia rara caratterizzata da mutazioni a carico del gene SMN1 che determinano la conseguente morte dei motoneuroni: i pazienti vivono così una progressiva perdita di forza muscolare e atrofia.

Tra le diverse forme di SMA, SMA1 e SMA2 compaiono tra i 6 e i 18 mesi di vita, mentre SMA3 esordisce dopo l’anno, comunemente tra infanzia e adolescenza. SMA4, infine, ha esordio in età adulta.

Come per altre patologie neuromuscolari, anche nella SMA la perdita dei motoneuroni precede la comparsa dei sintomi, per cui è buona norma effettuare una diagnosi precoce per avviare i trattamenti in modo tempestivo, così da preservare la funzionalità muscolare dei soggetti.

Recenti evidenze scientifiche suggeriscono che l’uso del farmaco Risdiplam in soggetti con SMA prima delle 6 settimane di vita consenta di tenere sotto controllo la perdita di motoneuroni, donando al neonato uno sviluppo motorio normale.

Se non trattata, la SMA1 determina nel piccolo paziente la graduale perdita di funzionalità dei muscoli, anche quelli implicati nella deglutizione e nella respirazione: non di rado questi neonati necessitano di supporto permanente alla ventilazione.

RAINBOWFISH e gli altri studi su Risdiplam

Durante il 29° congresso della World Muscle Society (WMS) Roche ha presentato i primi dati dello studio RAINBOWFISH, che vede l’arruolamento di 23 neonati con diagnosi positiva genetica per SMA, ma ancora in fase pre-sintomatica. Lo studio prevede l’assunzione di risdiplam una volta al giorno per 2 anni, seguita da una fase di estensione di ulteriori 3 anni, per un totale di 5. Attualmente i dati disponibili si riferiscono ai primi 2 anni di trattamento.

Il farmaco ha già ottenuto una serie di riconoscimenti ed è attualmente approvato in più di 100 Paesi: nel 2017 è stato designato come farmaco orfano dalla FDA, mentre nel 2018 ha ricevuto la designazione di PRIority MEdicines da parte dell’Agenzia Europea per i Medicinale (EMA).

Inoltre, gli esiti dello studio RAINBOWFISH sono in buona compagnia, dal momento che il farmaco è già stato sottoposto a numerosi studi, tutti con esiti positivi: FIREFISH, SUNFISH (NCT02908685) e JEWELFISH (NCT03032172). Accanto a questi ci sono poi altri 3 studi in fase di arruolamento: MANATEE (NCT05115110), HINALEA 1 (NCT05861986) e HINALEA 2 (NCT05861999). Vediamo ora i primi risultati di RAINBOWFISH.

Risdiplam consente uno sviluppo motorio e cognitivo normale

I risultati raggiunti sono incoraggianti, perché dimostrano la capacità del farmaco di consentire uno sviluppo motorio paragonabile a quello di neonati privi di malattia.

Dal momento che generalmente la gravità della SMA cresce al diminuire delle copie di SMN2, i ricercatori hanno valutato gli esiti tenendo conto di questo fattore. Più nel dettaglio, i 18 bambini con tre o più copie di gene mutato (SMN2) hanno imparato a stare in piedi, spesso con tempistiche conformi al tipico sviluppo infantile.

Vediamo che cosa si è osservato in chi aveva meno copie di SMN2. Dei 5 bambini con solo 2 copie del gene, tutti hanno raggiunto la posizione seduta e il 60% anche la capacità di camminare. Inoltre, dopo 2 anni di trattamento nessuno dei pazienti coinvolti necessita di ventilazione permanente e tutti sono in grado di deglutire e alimentarsi per via orale.

Da ultimo, tutti i partecipanti hanno raggiunto lo sviluppo cognitivo tipico della loro età. Si tratta di traguardi che l’esperienza e la letteratura confermano come impossibili senza cura in questi pazienti.

Per poter utilizzare efficacemente la nuova terapia occorre tuttavia sottoporre i bambini a screening neonatale, così da poter identificare le mutazioni del gene coinvolto nella SMA prima che i sintomi si manifestino.