Dal COVID-19 la chiave per chiarire la causa della malattia di Kawasaki?

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4 COMMENTI

  1. Attenzione. Occorre essere molto cauti a diffondere simili notizie in un momento come questo producendo equivoci e allarmismi ingiustificati in un pubblico travolto da un diluvio informativo chiamato giustamente “infoedemia”
    Piero Bini, pediatra, Torino

    • L’allerta è stato diffuso con le dovute cautele, sottolineando che l’obiettivo era informare senza allarmare. D’altra parte, il fenomeno è stato osservato in tutti i paesi occidentali colpiti dalla pandemia da COVID-19 ed era, quindi, corretto che l’informazione venisse trasmessa con tempestività alla comunità pediatrica italiana. Crediamo si debba anche considerare come una diagnosi corretta e precoce di queste forme simil-Kawasaki e l’effettuazione di una terapia appropriata nei tempi canonici siano fondamentali per assicurare la guarigione senza complicanze dei bambini colpiti.
      cordiali saluti
      La redazione de ‘Il Pediatra’

  2. Non ho nessun dato di miei pazienti con Kavasaki e positività al covid 19. La frequenza tripla rapportata ad un anno di K. non correla facilmente con uno scatenamento diretto. Occorrerebbe confrontare i dati con altre epidemie virali altrettanto impegnative da un punto di vista del contagio con contemporanea presenza di malattia di K .Penso invece che il Sars Cov2 funzioni da trigger in soggetti con predisposizione. (Ipotesi patogenetica datata ma ancora verosimile )

    • Le questioni poste sono tutte importanti e le ipotesi formulate plausibili. Per poter fornire risposte corrette e razionali dovremo, tuttavia, aspettare i risultati dell’analisi dei dati dei pazienti osservati, idealmente su numeri più consistenti di quelli delle casistiche finora riportate.
      cordiali saluti
      La redazione de ‘Il Pediatra’

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