Disponibili i risultati preliminari della Childhood Obesity Surveillance Initiative, sorveglianza effettuata in 37 Paesi della Regione europea dell’OMS
Pubblicato online il documento con i risultati preliminari della VI raccolta dati di COSI (Childhood Obesity Surveillance Initiative). L’iniziativa ha coinvolto 37 Paesi della Regione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanitò (OMS), raccogliendo dati nelle scuole primarie nel periodo 2022-2024. L’Italia partecipa al COSI attraverso i dati della sorveglianza in età pediatrica OKkio alla SALUTE, coordinata dal CNaPPS dell’Istituto Superiore di Sanità, designato WHO Collaborating Centre sull’obesità infantile.
La raccolta ha coinvolto circa 470.000 bambini e bambine di età 7-9 anni, per valutare il quadro di sovrappeso e obesità nel periodo successivo alla pandemia da COVID-19. Viene riportato che, nella maggioranza dei Paesi coinvolti non ci sono state riduzioni dei livelli di sovrappeso e obesità, e in quelli dove ci sono state modifiche si trattava più di un aumento dei livelli di obesità rispetto a una riduzione. Complessivamente, un bambino/a su quattro vive in sovrappeso, con l’11% con obesità: i numeri sono più alti fra i bambini, con il 27% con sovrappeso e 13% con obesità, rispetto alle bambine (23% e 9%). In generale fra i Paesi partecipanti i livelli di sovrappeso vanno dal 9 al 42% e quelli di obesità dal 3 al 20%; inoltre, in oltre la metà dei Paesi almeno un bambino/a su 10 vive con l’obesità e in numerose nazioni circa un bambino/a su tre con sovrappeso.
Rispetto al periodo precedente la pandemia, per Finlandia, Malta, Slovenia e Svezia viene riportato un aumento statisticamente significativo della prevalenza dell’obesità e solo per San Marino una riduzione. Guardando al sovrappeso, viene riportato un aumento in Bulgaria, Malta, Slovenia e Svezia, mentre in Grecia, Israele, Italia e Spagna una riduzione. L’OMS indica che questi dati suggeriscono come la pandemia abbia esacerbato la situazione in alcune Regioni e che, sebbene ci siano stati miglioramenti in alcuni Paesi, quanto rilevato sottolinea la necessità di sforzi sul tema sovrappeso e obesità infantile.